mercoledì 10 aprile 2013

Un Presidente per l'italia o per gli italiani?


Domani 11 aprile tutti coloro che sono iscritti al Movimento 5 Stelle prima del 31 dicembre 2012 e che si sono certificati entro la fine di marzo del 2013 potranno partecipare alla definizione del nome che i nostri dipendenti a 5 Stelle poi proporranno come Presidente della Repubblica.
Alcune critiche che ho letto sulla rete riguardo questo nostro modo di affrontare le scelte dal basso fanno leva sul fatto che non tutti i cittadini hanno, o avrebbero, la dovuta preparazione per decidere chi possa essere un buon Presidente per gli italiani.
In effetti credo che, presi singolarmente, tanti cittadini possano suggerire nomi sulla base di considerazioni al di fuori di certi standard.
Non sono affatto convinto che questo sia un male, anzi credo che alla fine a prevalere sarà una volontà collettiva in grado di correggere proposte estreme o singolari.
Ad ogni modo di una cosa sono sicuro: in questi giorni ho riflettuto a lungo su quale nome avrei proposto io. Questo mi ha costretto a pormi delle domande su che tipo di profilo dovesse avere un "Presidente". 
Ho proposto il quesito in rete e ho letto con attenzione le idee proposte da altri ragazzi del Movimento. L'ho fatto per confrontare la mia opinione e ho avuto una conferma. Il minimo comune denominatore che lega tutte le proposte di cui ho letto è che molti vorrebbero innanzitutto un Presidente della Repubblica che fosse innanzitutto una persona per bene. Questo al di la delle professionalità e delle conoscenze o dal carisma personale, alla base ho percepito un forte bisogno non di un Presidente della Repubblica italiana ma di un Presidente degli italiani.
In questa Italia messa in ginocchio da crisi economiche e mala politica non sono molti i nomi che vengono in mente. Senza avere la pretesa di proporre un nome migliore di altri che ho sentito io penso che proporrò Stefano Rodotà.
Per uno del Movimento 5 Stelle, a prima vista, può sembrare un nome lontano dalle nostre logiche. Rodotà ha militato a lungo nei partiti tradizionali, è stato  presidente del PDS, vice Presidente della Camera dei deputati (1992), Deputato al Parlamento italiano (1979-1994) e al Parlamento Europeo (1987). Non è certo un rappresentante della società civile (anche se definirlo uno della casta mi pare una affermazione forte). Non è donna, fatto che spesso viene purtroppo anteposto a altre qualità della persona a prescindere, mentre a mio avviso la vera vittoria sarebbe arrivare al punto che il sesso non è minimamente influente nella scelta di un candidato a qualunque cosa. Non è giovanissimo (ha 80 anni). 
A suo favore si potrebbero citare molte battaglie. 
Su tutte quella per i beni comuni, ma anche quella in favore dell'acqua pubblica e per il reddito minimo di cittadinanza, ha presentato una proposta sul diritto di accesso alla rete e ha un profilo che lo rende adatto all'incarico sotto molti punti di vista.
Ma come ho detto, al di la degli schieramenti e delle peculiarità che si possono aggiungere ai pro o ai contro, mi da l'impressione di essere una persona davvero per bene e penso che oggi l'Italia abbia bisogno più di ogni altra cosa di questo.

1 commento:

  1. Le persone come lui,che è ,come tu dici, persona seria sono molte e molte forse anche al di fuori dei partiti tradizionali.Perchè non cercare qualcuno che non abbia avuto a che fare con i partiti ma fuori da quell'ottica.E proprio volendo cercare un personaggio che,pur essendo di partito,ha dato grandi dimostrazioni di essere persona seria ci sarebbe la BONINO ad esempio

    RispondiElimina