sabato 26 aprile 2014

Solidarietà ad Alice Salvatore


In principio eravamo dei meetup, ci incontravamo, assomigliavamo molto a dei circoli della anonima alcolisti, tutti in cerchio a parlare di temi generali o di problemi specifici locali, non pensavamo a candidarci nemmeno alla gestione di un condominio, figuriamoci in un Comune in una Regione o alle politiche, nazionali ed europee.
Poi siamo diventati un Movimento, qualcosa di fluido, che non si ferma, dove ognuno vale uno, dove nessuno rimane indietro, dove vali uno se partecipi, sennò vali zero, dove il merito va premiato.
In seguito siamo diventati una comunità, perché una rivoluzione culturale deve raggiungere il 100% dei Cittadini per essere tale.
In tutto questo tempo, da quando da seduti in circolo, ci siamo alzati per muoverci, da quando il movimento è diventato prima un passo di marcia e poi una corsa, di persone ne ho conosciute molte, tante, a volte qualcuna di troppo. 
Ho conosciuto persone valide che a capo chino davano il 200% per far crescere un sogno senza chiedere nulla in cambio e ho visto anche, purtroppo, persone, poche per fortuna, ma per i miei parametri ugualmente troppe, che vedevano nel movimento, non un onda che avrebbe cambiato la prospettiva dei giorni a venire, ma un mezzo per fini propri e propri tornaconti.
Perché questo lungo cappello introduttivo? E cosa centra con il titolo del post.
Ve lo spiego subito.

Alice Salvatore è una delle candidate per le Europee 2014 per la circoscrizione nord occidentale di cui fanno parte Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d'Aosta. Ho avuto modo di incontrare lei, Ilaria Mastrorosa e Marika Cassimatis pochi giorni or sono a un nostro gazebo alla Spezia. Tre ragazze in gamba che se fosse possibile voterei immediatamente con tre preferenze (non si può, tatuatevelo a fuoco che col voto di genere se fate così annullate la terza preferenza, nella migliore delle ipotesi).
Senza nulla togliere alla bravura e alle capacità di Marika o di Ilaria, di cui spero di aver modo di parlare in altri miei post, devo dire che Alice mi ha colpito molto sia per il curriculum che per l'attivismo che ha alle spalle e per il suo dinamismo. E' la classica persona che se c'è da darsi da fare, non si tira mai indietro, tanto per intenderci. 
Ora veniamo al motivo della necessità che sento di dedicarle la mia solidarietà. 
In un movimento, che è diventato via via comunità, che premia l'impegno, il merito e che ultimamente si è definito "ecumenico" credo che il miglior modo che uno che si candida abbia per proporsi su un area territoriale ampia come la macro regione nord occidentale, sia solo uno: girare come una trottola!
Si perché è vero, ci sono gli appuntamenti ufficiali del tour e c'è chi si fa un mazzo dietro le quinte per cercare di far funzionare tutto a dovere, prendendosi magari più oneri che onori, ma oltre al tour, c'è da tener di conto degli inviti dei gruppi territoriali che i candidati li vogliono vedere, "toccare" e "fiutare", per capire se hanno davanti un potenziale nuovo Di Battista o, ahimè, un altro Mastrangeli.
Un movimento come il nostro non può volere candidati di carta velina, proposti dal "leader" o solo ficcati in un elenco da un élite di partito. 
Noi siamo quelli che vogliono reinserire le preferenze, vogliamo vederli in faccia i candidati, da vicino, fosse altro perché in caso si scelga quello sbagliato la colpa sia solo ed esclusivamente del nostro mal giudizio. 
Quindi, non ritengo sia accettabile, per un movimento come il nostro che qualcuno ponga limiti o paletti all'attivismo di un candidato scelto dalla rete.
Ed è quel che purtroppo sta accadendo ad Alice. 
Quando un parlamentare alza un telefono e si lamenta della presenza di un candidato nella "regione sbagliata" e non vuole farlo parlare su un palco, lo può certamente fare. Nel PD però. O nella PDL.
Non nel Movimento 5 Stelle.
Io spero che quel che so essere accaduto sia figlio di un errore, di una incomprensione, di un qui pro quo. Capitano spesso ed è bene che chi ha esondato il proprio ruolo faccia gli aggiustamenti del caso.
Ma se siamo davvero ecumenici, se siamo qui a portare una rivoluzione culturale e se vogliamo andare in Europa a battere i pugni, vediamo per favore di evitare che chi si candida a essere nostro portavoce debba anche doversi preoccupare di vedere se un Comune in cui è invitato a parlare sia in Liguria o in Piemonte. 
Noi non lo facciamo e accogliamo alla Spezia chiunque voglia venire a raccontarci chi è e cosa potrebbe dare al Movimento e all'Italia andando in Europa. Spero che la stessa ecumenicità sia ricambiata, perché oggi è Alice, domani potrebbe essere Marika o Ilaria o chiunque altro, a subire un simile torto e questo non va bene.


3 commenti:

  1. Dica nomi e fatti in modo che si possa approfondire e valutare, grazie. Sulle preferenze mi corretta se sbaglio ma non viene annullata la scheda.

    "Ma come si vota per le Europee e come funzionano le preferenze? Si vota tracciando una croce sul partito cui si desidera affidare la propria preferenza, a questo punto, inoltre, è possibile ma non obbligatorio esprimere fino a tre preferenze per i candidati, facendo tuttavia molta attenzione a non indicare tutti soggetti dello stesso sesso: se non si indicano soggetti di sesso differente si incorre nell'annullamento della terza preferenza indicata"

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  2. Prima di fare pubblicamente i nomi voglio dare alle persone coinvolte il beneficio del dubbio e il tempo di rimediare, anche se ho sentore di aver scoperchiato un coperchio che nasconde ben più del problema che ho citato.
    Le riporto a titolo esemplificativo quel che mi scrive a commento di una delle condivisioni su fb un mio contatto, consigliere comunale piemontese
    .
    "Ma è successo in Piemonte? Comunque se fosse così non mi sorprenderebbe, da noi questo è un problema generalizzato su più livelli (c'è stato addirittura un parlamentare che, appreso della certificazione alle comunali di un capoluogo di provincia di persone che secondo lui non erano degne, ha scomunicato direttamente la lista sui giornali, dichiarando che gli avrebbe fatto togliere lui la certificazione da Casaleggio). Ai nostri candidati di Torino città è vietato salire sui palchi dei comizi del resto della provincia, e persino a me nelle scorse settimane - pur essendo stato individuato dallo staff nazionale come uno dei "testimonial delle europee" che dovrebbero girare tutti i palchi - in occasione del comizio in un'altra città è stato detto di restare a casa, che altrimenti avrei tolto tempo alla presentazione dei candidati regionali ed europei, ma solo quelli del posto; e in un altro posto ancora non mi hanno invitato perché sto antipatico al candidato del posto.."

    Riguardo l'annullamento della scheda hai ragione, la legge afferma che è la terza preferenza ad essere annullata. Però sappiamo bene cosa succede nei seggi elettorali e il rischio che un presidente di seggio annulli una scheda, appellandosi alla mancata chiarezza della volontà dell'elettore c'è sempre.

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  3. Hai ragione Fabio e mi scuso per la superficialita' con cui ho giudicato il titolo, TUTTA LA MIA SOLIDARIETA'.

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