lunedì 5 maggio 2014

Disinnescare il MoVimento


Quando anni fa iniziai la mia attività con il Meetup degli Amici di Beppe Grillo alla Spezia, tutti ci chiamavano i grillini e noi, invece di avercene a male, facemmo di questo una bandiera. Ci definimmo Grilli spezzini, nel tempo creammo l'associazione che ancora oggi ci permette di fare attività di promozione sociale e ci siamo dati da fare, giorno dopo giorno, mese dopo mese e, ormai posso dirlo, anno dopo anno, per portare avanti le nostre idee, con coraggio, fatica e abnegazione, in direzione ostinatamente contraria ai tanti che prima ci hanno deriso, evitato, schifato e che ora si svegliano improvvisamente tutti pentastellati nel cuore e nell'animo.
Inizialmente, quando eravamo Meetup senza simboli o certificazione, ci furono forze politiche che videro in noi l'ennesimo comitatino o gruppo che poteva fungere da plancton alla propria sopravvivenza politica. 
Siccome avevamo idee fresche e talvolta buone, non era raro che noi organizzassimo in tutta trasparenza sui nostri meetup qualche evento e, oplà, quando eravamo a un presidio, a un sit in o con i nostri cartelli in mostra, appariva un gruppetto con bandiere sventolanti di qualche foggia o colore (tipicamente per noi erano rosse con falce e martello, ma altrove ci sta che fossero altre, tutto il mondo è paese).
E non mancava mai, nei giorni successivi, qualche articolo di giornale, che assegnava la paternità dell'iniziativa a qusto o quel partito oppure, quando eravamo fortunati,  a un "gruppo di cittadini" non ben identificato.
Non abbiamo demorso e alla fine, ad un certo momento, abbiamo rivendicato la nostra identità: siamo diventati "Movimento 5 Stelle".
Lo abbiamo fatto con la fatica, il lavoro a testa bassa e l'accettazione di alcune semplici e chiare regole. 
Le 5 Stelle, nelle intenzioni iniziali, tendevano un paragone con la qualità di amministrazione che alcuni comuni stavano iniziando a proporre e indicavano la volontà di portare nella gestione della cosa pubblica una coerenza e una trasparenza che da troppi anni era scomparsa.
L'aver affermato la nostra identità non ci ha messo al riparo dai tentativi di fermarci, anzi, annichilirci. 
Sono anzi iniziati gli attacchi più feroci. I tentativi di addossarci comportamenti estranei alla democrazia. Da innocui quali ci avevano definiti inizialmente siamo diventati pericolosi per certi equilibri di potere. 
Non eravamo più plancton. Nella scala evolutiva eravamo saliti al livello dei pesciolini, che erano ancora fondamentalmente innocui, ma che potevano crescere, per cui andavamo schiacciati subito, mangiati, annientati. 
I mille e mille ragazzi nelle strade, con il sole e la pioggia, che con le loro facce pulite incontravano la gente e gli parlavano un linguaggio nuovo, erano però una macchina inarrestabile e che catturava la simpatia.
Eravamo il Davide che affrontava Golia e se molti dubitavano che potessimo essere efficaci, ai primi risultati inattesi, alla prima sassata  a segno, i consensi e la voglia di partecipare iniziarono a crescere.
Intendiamoci, i veramente attivi erano pur sempre dei piccoli gruppi. Ma io ricordo, almeno per noi alla Spezia, una energia formidabile, un periodo di invincibilità interiore che ci faceva sopportare qualunque peso e delusione.
Poi tutto è iniziato a andare veloce, sempre più veloce. Io capisco Beppe quando dice dal palco di Genova al V3 Day che il Movimento è andato così avanti che a volte si sente, lui per primo, in affanno a stargli dietro. 
E' così. Siamo un Movimento, un magma in continuo spostamento e accelerazione.
Secondo voi, in qualche maniera, questo ha fermato chi cerca di arrestare la nostra crescita?
Ovviamente no. I metodi sono cambiati nel tempo, ma i tentativi si sono decuplicati, in quantità e metodi.
Ricordo che ai tempi delle amministrative spezzine qualcuno dei nostri attivisti vide messo in pericolo il proprio lavoro.
Beh, dopo è andata peggio. I tentativi di infiltrazione si sono succeduti. Persone che più o meno in buona fede non sapendo o conoscendo nulla della coerenza e della trasparenza del movimento si proponevano, parlavano a nome del Movimento e facevano danni. 
Gente invitata in TV come attivista, mai vista dai gruppi locali della sua zona. 
Chiunque potesse spalare merda, metterci in cattiva luce è stato mobilitato.
Nonostante questo si è sopravvissuti e allora gli assalti sono divenuti sistemici e scientifici. Sulla rete sono iniziati i trollaggi di partito, persone iscritte ad hoc nei gruppi per spostare in modo più o meno raffinato l'opinione del popolo del web.
Sono iniziati i plagi di logo e i finti movimenti alternativi.
Ma nulla ha funzionato.
Abbiamo costretto i partiti tradizionali a parlare la nostra lingua, a confrontarsi con il web, a definirsi movimenti. A quel punto noi ci siamo chiamati comunità e i partiti dietro, a copiarci programmi e gergo, a cercare di confondere con il rumore bianco il messaggio che portavamo, visto che il silenzio prima e gli urli poi, non avevano funzionato.
Le ultime tendenze sono ancora più sottili. Ora il tentativo è quello di fermare l'onda che dilaga disinnescando il movimento.
In che modo?
Con le liste civetta, con i gruppi non certificati che vengono identificati nel Movimento senza aver completato quel percorso di crescita che è duro, lungo ma inevitabile se si vuole essere utili al cambiamento di cui l'Italia ha bisogno.
Il meccanismo è molto più sottile di prima, perché spesso chi parla, chi partecipa nei meetup non certificati è in perfetta buona fede.
E in buona fede, non riuscendo a arrivare a proporre una lista si appoggia una lista esistente, di persone che dicono di ispirarsi al Movimento.
Bello però, ispirarsi a un Movimento senza farne parte.
Svegliarsi tutti grillini nel cuore e nell'anima ma troppo tardi per certificarsi (non per candidarsi però) e pensare che non si può rimandare la propria partecipazione alla politica attiva.
Quest'ultimo pensiero è esattamente ciò che fa capire a un Pentastellato che chi ha davanti, del Movimento, non ha capito un bel niente.
E guai a dirglielo che stanno sbagliando. 
Cosa ne vuoi sapere tu che sei arrivato quando tutto era più facile. Vuoi forse mantenere una rendita di posizione?
Di esempi, di errori di questo tipo, ultimamente ne ho visti un bel po. Nei comuni limitrofi c'è chi pensa di difendere le idee del movimento non facendolo nascere perché "il proprio comune non è pronto", perché "l'importante è che ci sia qualcuno che si ispira a", perché "non possiamo perdere il capitale di voti che il movimento ha preso alle politiche".
Vi assicuro che quest'ultima, per uno che sa cosa sia il Movimento è da brividi come una forchetta che stride sui denti.
So che diverse persone che mi conoscono non apprezzeranno questo mio post. Però a pensarci bene è la miglior dimostrazione che posso dare per "marcare le distanze" del Movimento da .. "altro". 
Se io fossi uno che vuole farsi una carriera politica farei il paraculo, dando pacche sulla spalla a tutti, con un sorriso. Direi di si a tutto e al suo contrario.
Ma io sono un grillino, cosa volete, è più forte di me, è nel mio DNA, quando vedo qualcosa che mi fa incazzare lo dico dritto nei denti. E poi succeda quel che ha da succedere.
Ma sinceramente, ragazzi belli e belle figliole, davvero pensate che sostenendo una lista non certificata chi ne fa parte un domani si certificherà? O che nel momento in cui il Movimento nel vostro comune sarà maturo per presentarsi, questi "precursori" si faranno da parte applaudendovi e dicendo "finalmente ora potete andare avanti voi"?

Siete degli illusi, nella migliore delle ipotesi.
Degli ipocriti nella peggiore.
E del Movimento non avete capito molto, in ogni caso.

p.s. nemmeno candidarsi con liste di partito e subentrare per abbandono in liste civiche di PD o PDL è un buon viatico per definirsi grillino. Anche se siete sinceramente simpatizzanti non avete appreso l'ABC, ossia quella necessità di onestà intellettuale e chiarezza di cui il Cittadino ha bisogno.
Potete fotografarvi con tutti i parlamentari che volete ma essere del Movimento significa attuare scelte chiare e dirette, anche rinunce, in certi casi.
La coerenza non si subordina all'utilità di un momento e chi si fida del Movimento lo fa perché il Movimento è come lo vedi, non è un ombra cinese, che nasconde altro.

A riveder le stelle e preparatevi al botto perché non ci disinnescano nemmeno stavolta ;-)

5 commenti:

  1. C'è anche, nei comuni limitrofi, chi è restato fedele alla propria posizione, che ha serrato i ranghi, ha trovato nuovi aderenti ed attivisti, che continua a portare volantini, attaccare manifesti, che ogni giorno quando parla con la gente, anche coi suoi clienti, fa campagna per il MoVimento. C'è chi ha rifiutato posti da assessore, proposti a dicembre del PD, candidature a sindaco con liste civiche, chi ha provato e non ha potuto ottenere una lista certificata perchè con la disponibilità di 4 (quattro!) nomi da presentare. C'è chi si appresta ad affrontare ex novo quel percorso di cui parli per i prossimi cinque anni, e non per la seggiola, perchè non l'ha voluta pur potendola ottenere con facilità. Fare di tutta l'erba un fascio come fai tu con questo post è quantomeno demoralizzante per chi si è già preso sulla schiena il mancato raggiungimento di un obbiettivo per cui lavorava da oltre un anno, ma che si è rimesso a testa bassa, in silenzio, a darsi da fare per il MoVimento 5 Stelle. Vedi, nei comuni limitrofi ci sono anche tanti Pentastellati Doc, anche senza avere una lista certificata che non vogliono riconoscimenti, ma neanche schiaffi in faccia gratuiti come quelli che tu dai. Ed anche questo, Fabio, è un modo sottile e in buona fede di fare del male al MoVimento.

    RispondiElimina
  2. Schiaffi gratuiti? Se a Castelnuovo non c'è il Movimento 5 Stelle, questo è dovuto solo a chi a Castelnuovo si è tirato inietro all'ultimo, a chi fino all'ultimo sosteneva di essere in via di certificazione (menteno) a chi si è inventato un Castelnostro inesistente e a chi ha dubitato nel momento cruciale salvo poi andare in una lista civica per "cambiare le cose".
    Lo schiaffo gratuito lo avete dato voi al Movimento.
    Se mai si dovesse scrivere un manuale su quello che non va fatto per creare un Movimento 5 Stelle locale credo che una buona parte di quel manuale potrebbe essere scritto prendendo ad esempio tutto quel che avete combinato nel vostro comune.
    Certo, fa piacere sapere che qualcuno è intenzionato a portare avanti le idee del Movimento li da voi. Speriamo sia così e che non si debba assistere a altre cazzate come decidere sul fil di lana di fare altro perché i castelnovesi non sarebbero pronti. Anche perché a veder dall'esterno, ho come l'impressione che a Castelnuovo come in tanti altri comuni i cittadini sarebbero pronti eccome a votare una lista a 5 stelle.
    Quelli che non erano pronti erano altri. Eravate voi.
    Speriamo che da qui in avanti chi si avvicina al vostro meetup abbia per il futuro la forza che a voi è mancata.

    RispondiElimina
  3. Tu hai attaccato il gruppo nel momento in cui le persone di cui parli ne sono uscite. Chi resta si merita queste sentenze? Scrivere magari prima in privato per capire la situazione no? È uguale, noi si resta sul pezzo comunque. E chi mentiva riguardo alla lista ( non ne so niente) oggi è fuori dal gruppo.

    RispondiElimina
  4. Ah, e quando parli di forza, valuta quella di chi rimane a lavorare in situazioni così difficili nonostante la mera che gli tiri addosso pubblicamente.

    RispondiElimina
  5. saresti più credibile se il gruppo di cui parli avesse preso le distanze in modo un po più deciso al momento giusto da chi se ne è andato o se, ancora meglio, al momento in cui c'era da decidere avessi votato NO alla rinuncia di creare la lista a 5 Stelle, invece di astenerti.
    Il risultato della mirabile opera, nel suo complesso, e non quindi per responsabilità di un singolo, è che a Castelnuovo il M5S non c'è e a un buon 25% di cittadini interessati a votare Movimento viene proposto un surrogato di Movimento che si rivelerà assai ingombrante quando finalmente vi sentirete pronti...

    RispondiElimina