sabato 27 giugno 2015

Manlio Di Stefano non esiste


"Mentre essi fuggivano dinanzi ad Israele..., il Signore lanciò dal cielo su di essi come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono.
Coloro che morirono per le pietre della grandine furono più di quanti ne uccidessero gli Israeliti con la spada."
(Giosuè - 10,11)


"Iddio voleva provare la verità delle sue parole e sterminare i miscredenti. Voleva far trionfare il giusto e ridurre al nulla l'ingiusto, a ridosso dei rei.
Quando voi invocaste l'aiuto di Dio, Egli vi esaudì."
(Sura VIII, 7)


"Chi uccide non rispetta nessuna religione, non segue nessun libro sacro che sia esso Corano, Bibbia o Torah."
(Manlio Di Stefano - M5S)


 Non me ne voglia il nostro Portavoce Manlio di Stefano per il titolo del mio articolo. Chi mi conosce sa che non perdo occasione per farmi "nuovi amici" con le mie piccole provocazioni, ma era il titolo più adeguato dopo la lettura del suo interessante commento agli ultimi fatti di sangue legati agli estremismi religiosi.
 Ho seguito il suo consiglio, spento la TV (non che la accenda molto ultimamente), riflettuto sulle sue parole e sono infine giunto ad alcune conclusioni in merito al suo pensiero.
Concordo con lui quando afferma che non si deve prestare il fianco a chi vuole alimentare l'islamofobia (o qualunque altro estremismo, aggiungo io), perché l'odio chiama solo altro odio. Sono con lui quando afferma che chi si macchia di certi crimini va perseguito, io credo anche che si possa dire, con durezza e determinazione.
 Il nostro comune percorso però si ferma qui. Infatti non la penso come lui su diversi argomenti che porta a sostegno di questi due semplici e giustissimi concetti.
Quando si fanno certe uscite si dovrebbe sempre tenere presente che il lettore medio si ferma al titolo di giornale, quando si è fortunati arriva a leggere le prime 10 righe, e che pochi leggono fino in fondo certe riflessioni.
 L'effetto che si rischia di ottenere è quello di un boomerang mediatico per l'immagine del Movimento, facendo passare un messaggio parziale e prestando il fianco alle solite becere strumentalizzazioni della carta stampata filogovernativa. Se poi a sostegno delle proprie tesi si portano contenuti superficiali e privi di troppi approfondimenti, si va di male in peggio.
In pratica sarebbe bene che le TV venissero spente anche prima di pubblicare informazioni inesatte, basate solo sui contenuti che la stessa TV che critichiamo ci propina.
 A parte gli incipit, tratti da Bibbia e Corano, utili giusto per sottolineare quanto i libri sacri in realtà siano farciti di incitazioni alla guerra nel nome della fede, qualunque essa sia, l'articolo di Di Stefano contiene alcuni strafalcioni dovuti a mio avviso proprio ad aver preso la TV geeralista come punto di riferimento.
 Il 6 ottobre 1973 l'Egitto e la Siria lanciarono - nello Yom Kippur un attacco congiunto a sorpresa, rispettivamente nel Sinai e nelle alture del Golan, per riprendersi i territori conquistati anni prima da Israele durante la guerra dei sei giorni. Quella guerra, la guerra del Kippur, è anche conosciuta come Guerra del Ramadan. Questo per dire quanto non si facciano guerre nel nome dell'Islam durante quel particolare periodo dell'anno che è il ramadan.  Le guerre di religione sono come tutte le altre guerre e si fanno nei modi e nei tempi che più aggrada all'opportunità del momento.
 Anche sostenere che si sente parlare solo di "estremismo islamico" e non di “Terrorismo Cristiano” o di "Attentato ebraico" è vero nella misura in cui si ascolti e veda solo la TV generalista come fonte di informazione. Informandosi attraverso altri canali si scopre un florilegio di belinoni che nel nome delle religioni (e credendoci veramente) ne combinano di tutti i colori. Si scopre che di estremisti ce ne sono per tutti i gusti e che disgraziatamente l'estremismo non è una prerogativa del solo Islam.
 Quanti di voi sanno, ad esempio, che sul territorio americano dal 2009 al 2015 sono morte più persone per colpa del fanatismo cristiano che per quello jihadista?
Tutti abbiamo negli occhi le Torri Gemelle dell' 11 settembre 2001, ma non molti sanno che il secondo attentato più violento della storia americana, avvenuto il 19 aprile 1995 a Oklahoma City, per mano di Timothy McVeigh, ex militare americano è di tutt'altra matrice.
 McVeigh pianificò un attentato in cui persero la vita 168 persone e altre 800 rimasero ferite, però non essendo islamico di lui non si ricorda più nemmeno sua madre.
 Da uno studio effettuato dal SPLC (Southern Poverty Law Center), un’organizzazione americana che, tra le altre cose, è specializzata nell’individuazione dei cosiddetti gruppi d’odio, esce un quadro assai desolante.
 Cercando tra gli estremisti cristiani si trovano gruppi come The Army of God operante negli USA, un’organizzazione cristiana violenta che si batte da anni contro la pratica dell’aborto. Fra attentati, omicidi e minacce, l’attività fondamentalista del gruppo si è concretizzata anche in atti di folle violenza nei confronti degli omosessuali.
 In Cina invece abbiamo la Eastern Lightning (o Chiesa del Dio Onnipotente) che propaganda idee apocalittiche tra i seguaci, sostenendo che la fine del mondo sia ormai prossima e che, prima di quel momento, bisognerà aver ucciso il maggior numero di "demoni". La EL sostiene che Gesù Cristo tornerà sulla terra sotto forma di una donna cinese, il che non le impedisce di promuovere stupri e violenze sulle donne, oltre che ovviamente, omicidi e rapimenti che caratterizzano da anni l’operato di questo gruppo estremista, che, recentemente, ha cercato di esportare il proprio credo anche a Hong Kong: il franchising del terrore.
 Se ci spostiamo di continente, in Africa e più precisamente in Uganda, troviamo l'Esercito di Resistenza del Signore (LRA). L’ideologia del gruppo è un misto tra sincretismo, misticismo tradizionale dei popoli africani, nazionalismo acholi e fondamentalismo cristiano, tanto per farsi mancare nulla. La violenza ha caratterizzato fino ad oggi l’attività del gruppo: al fine di voler istituire uno stato teocratico fondato sui dieci comandamenti. Li avessero almeno letti forse non sarebbero stati accusati dalla Corte penale internazionale di numerose violazioni dei diritti umani, tra cui omicidi, rapimenti, mutilazioni, schiavitù e impiego di bambini-soldato al fronte.
 Se facciamo un salto a Tripura, uno staterello dalle parti dell'India, troviamo il Fronte Nazionale di Liberazione di Tripura un simpatico gruppo cristiano estremista paramilitare che mira alla secessione dalla nazione, al fine di fondare un governo fondamentalista cristiano. Questi bravi ragazzzi hanno dichiarato la loro intolleranza nei confronti delle altre religioni con una serie di omicidi e cercando la conversione dei più ostili attraverso rapimenti e torture: della serie con la dolcezza si ottiene tutto.
 Spostandoci di nuovo negli States incontriamo i Phineas Priesthood un gruppo antisemita, anti-multiculturalista e anti tassazione (che ci sta sempre bene). I Phineas sostengono la piena superiorità della razza bianca mescolando l’ideologia ariana al terrorismo cristiano. Raccontano che la violenza contro le altre razze gli è stata ordinata da Dio e che i bianchi anglosassoni protestanti sono il popolo eletto. Non sono cattivi, è che li disegnano così. Glielo ha ordinato Dio di piazzare esplosivi nelle cliniche che praticano l’aborto e di rapinare le banche: dei veri sant'uomini.
 Sempre negli USA abbiamo The Concerned Christians Il loro obiettivo è quello di convertire i musulmani al Cristianesimo, ovvimente usando la violenza. Nel 1999 i funzionari dell’intelligence israeliana hanno arrestato 14 di questi "bravi fanti" a Gerusalemme, perché sospettati di tramare attacchi intimidatori contro i fedeli musulmani: israeliani che salvano mussulmani da abelinati americani: tutto un programma.
Come si può vedere anche nel nome del cristianesimo ce n'è finché vogliamo.
 Che dire degli ebrei israeliani invece? Il 12 dicembre 2012, durante la campagna del “price tag” un gruppo di coloni israeliani ha attaccato un monastero ortodosso di Gerusalemme. Il price tag è letteralmente il "prezzo da pagare": un motto utilizzato dagli estremisti israeliani per minacciare cristiani e musulmani rei di aver "sottratto loro la terra santa". Il Monastero della Croce, appartenente alla Chiesa ortodossa della città occupata di Gerusalemme è stato imbrattato con slogan razzisti contro i cristiani e con insulti contro Cristo. Il Monastero in questione rappresenta un luogo di grande importanza per i cristiani, sia all’interno della Palestina che all’estero. Di fatto sorge sul luogo dove la tradizione ritiene si trovasse l’albero da cui proveniva la croce di Gesù.
 Spostandoci nel tempo e nello spazio fino a Betlemme,  non più tardi del marzo di quest'anno questi simpatici ragazzuoli non hanno lesinato energie nel trattare allo stesso modo dei Cristiani ortodossi anche i Mussulmani mettendo a ferro e fuoco una moschea: questione di par condicio.  Alcuni degli slogan lasciati in gentile omaggio sui muri recitavano "Vogliamo la redenzione di Sion", "Vendetta", assieme alla stella di David.
 Prima che qualcuno possa pensare che almeno i Buddisti siano esentati, essendo pacifici per definizione, sarà bene fare un salto in Sri Lanka e incontrare il Gruppo "C":  dei giovani volenterosi che per ora si sono limitati a intimare ai cristiani evangelici di interrompere le loro attività religiose, sostenendo che i Pastori cristiani “offrono doni e denaro ai buddisti per convertirli.
Quel che è certo è che numerosi Pastori e fedeli sono stati minacciati e percossi da questo gruppo di simpaticoni che possono apparire dei principianti se confrontati con altri estremisti ma che si stanno facendo le ossa randellando quelle degli altri.
 E se è vero che per ora ci si è limitati all'irruzione di una folla di buddisti incazzati e tristi, agli incontri di preghiera cristiani, all'interruzione del culto e al sequestro di Bibbie, siamo certi che in futuro ci daranno sicuramente delle soddisfazioni.
 Sempre il Sri Lanka opera "Forza del potere buddista (Bodu Bala Sena, BBS)" un gruppo di estremisti buddisti che incita alla violenza contro i musulmani. L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha chiesto una migliore protezione della minoranza musulmana dagli attacchi degli estremisti buddisti. Nelle località turistiche di Alutgama e Beruwala hanno attaccato moschee e negozi di musulmani, almeno tre persone sono state uccise e 80 persone sono rimaste ferite. Gli estremisti del BBS praticano una violenza mirata e chirurgica, si appellano al boicottaggio di negozi musulmani e attaccano solo la minoranza mussulmana. 
 Come si può vedere non ci facciamo mancare proprio nulla, alla faccia della "forzatura mistificatrice".
 Purtroppo il terrorismo esiste e assume tante forme quante sono le sfacettature più oscure che l'animo umano può produrre e le religioni non sono esenti dai propri portatori di morte. Certo, in mezzo a loro si mescolano affaristi, "lobbisti", venditori di armi e mercenari, feccia di ogni genere, forma e colore, ma da qui a dire che non esiste il terrorismo religioso, ce ne corre.
 L'uomo saprebbe a mio avviso essere tanto imbecille da riuscire a produrre un terrorismo anche dal culto goliardico del pastafarianesimo, con attentatori pronti a tutto pur di scuocerti la pasta fino a farla diventare una colla informe.
 Purtroppo, come esiste il terrorismo cristiano, esiste anche il terrorismo ebraico e quello buddista. Allo stesso modo esistono il terrorismo islamico e, buon per lui, esiste anche Manlio Di Stefano, al contrario di quanto titolo in questo articolo, al quale auguro buon lavoro e di dare il meglio di se laddove è più necessario e cioè in Parlamento. Siamo in molti ad aver fiducia in lui.

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