domenica 30 agosto 2015

La Bufala, il razzista e i banner a pago

Ricordate gli articoli che giravano su facebook riguardo la richiesta di 1.500 euro da parte degli immigrati che minacciavano di fare bordello? E il rom che investe un pedone e fugge con l'auto rubata? E l'immigrato evirato dal padre della bambina che aveva violentato? Oppure il Pakistano ospitato a cena che poi stupra la figlia di chi lo ha ospitato?
Bene, il Compartimento Polizia Postale e Comunicazioni della Sicilia Orientale ha denunciato in stato di libertà, per istigazione alla discriminazione razziale, il gestore del sito che pubblicava questa montagna di bufale.
Stando ai commenti presenti all'articolo su Next Quotidiano, il sito incriminato, senzacensura.eu, era gestito da Gianluca Lipani, uno studente di 20 anni, residente in provincia di Caltanissetta.
Il mio pensiero va a tutti quei coglioni che hanno fatto circolare sui loro profili le cazzate riportate su quelle pagine e alla banda di deficienti che hanno commentato i post sbavando con contenuti razzisti.
Vi farà sicuramente piacere sapere di aver contribuito al guadagno di qualcuno che vi ha presi per il culo tre volte. La prima perché le notizie non erano vere, la seconda perché ci ha guadagnato con i banner pubblicitari e la terza perché come lui stesso ha dichiarato, al contrario di voi, non era animato da risentimenti nei confronti di persone di diversa nazionalità. Era solo un business.
E voi le vacche da mungere.

Fonti: NextQuotidiano - Il Fatto Nisseno 

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