giovedì 7 febbraio 2013

Un "colpo" da 11 milioni di euro

A tanto ammonta la somma sottratta ai cittadini spezzini. Il prelievo è avvenuto con metodo e continuità. Da 18 mesi, ogni giorno, 30.000 euro sono passati dalle tasche degli abitanti della Spezia e provincia al gestore del servizio idrico il quale ha applicato una tariffa decisa dalle autorità d'ambito definita ILLEGALE dal Consiglio di Stato.
Il Consiglio ha stabilito che il referendum andava applicato immediatamente e quindi, indirettamente, che quanto sostenuto anche in sede di Consiglio Comunale della Spezia, dal PD ("il referendum è irricevibile a causa della crisi di Acam) è inaccettabile.
11 milioni di Euro sottratti ai cittadini in 18 mesi. Minacce di interruzione di servizio, da parte di ACAM, ai cittadini che hanno partecipato alla campagna di obbedienza civile, per la riduzione delle bollette dell'acqua.Ora lLa sentenza del Consiglio di Stato, emessa il 25 gennaio 2013, ha dato ragione ai cittadini AUTO riduttori; ha dato torto ad ACAM Acque che sta ingiungendo il pagamento; ha ristabilito la verità, quella che la rete dei comitati per l'acqua, promotori dei referendum, sostengono da un anno e mezzo: dal 21 luglio 2011 
il referendum ha abrogato con effetto immediato una delle 3 voci della bolletta, che per la provincia di La Spezia significa oltre il 23% dell'importo complessivo.
La classe politica spezzina che si è schierata dalla parte del referendum solo a parole ha cercato in questi mesi di arrampicarsi sugli specchi con argomenti del tutto inconsistenti come l'impossibilità di eliminare i profitti dalle bollette di ACAM per ragioni di bilancio.
Domani 8 febbraio, il locale comitato Acqua sarà in piazza Garibaldi dal mattino al pomeriggio per continuare a raccogliere adesioni per la campagna di obbedienza civile. 
Nel pomeriggio passerò anche io a trovarli, senza loghi, né simboli del Movimento o altre amenità. L'acqua è un bene comune di tutti, a prescindere da tutto il resto!

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