martedì 5 febbraio 2013

5 Stelle in Movimento - da Riccò a Deiva per le 5 Terre

Dopo aver percorso 156 km in Alta Val di Vara, nel nostro secondo percorso con il camper abbiamo raggiunto alcune delle 5 Terre fino al punto estremo della provincia: Deiva Marina.
In teoria avremmo dovuto percorrere tutta la costa, ma il dissesto idrogeologico nella nostra provincia è più grave ed esteso di quanto non si sospetti. La litoranea infatti è interrotta tra Monterosso e Vernazza per cui quest'ultima, e Riomaggiore verranno recuperate nell'ultimo dei 5 percorsi.
Abbiamo optato quindi per passare da Riccò del Golfo, che abbiamo raggiunto alle 10.00 del mattino. Parlando con le persone ci hanno raccontato come il loro comune abbia carenze di manutenzione ordinaria e di come anche i servizi minimi (trasporti pubblici, strade, giochi per bambini, ringhiere per le vie che dalle frazioni portano al centro)siano malandati. 
Se a Riccò è la gestione ordinaria a aver mostrato carenze, la nostra seconda tappa porta ancora pesanti i segni della alluvione.
Pignone è un paese in cui il ponte storico è crollato durante l'alluvione e che ha avuto 2 metri di acqua nella piazza principale. A detta degli abitanti a parte l'impegno dei volontari sul momento, le istituzioni si sono ricordate molto poco (se non per nulla) di loro.
Si va dal Bar che ha dovuto aprire un mutuo per poter ripristinare i locali (nemmeno un cucchiaino sano a fine alluvione) a chi ha ancora metri di terra di riporto accanto a casa. Abbiamo incontrato un ragazzo che fa parte di una associazione locale   Antica via superiore" e ci siamo fatti raccontare alcuni aspetti di quanto accaduto subito dopo l'alluvione e in seguito. All'impegno e al grande cuore dei volontari pare non sia seguito altrettanto impegno da parte di chi amministra.


Dopo Pignone abbiamo proseguito in direzione della costa ricongiungendoci alla litoranea delle 5 Terre. Abbiamo raggiunto Monterosso al Mare in un zig zag di strade smangiate ed erose da alluvione e incuria. Monterosso è in ricostruzione: la via che era stata devastata durante l'alluvione è stata ripristinata con pannelli di legno e grate; la piazza davanti al comune è ancora in rifacimento e i parcheggi silos che il senatore Luigi Grillo voleva fortemente giacciono bloccati dalla regione e dal parere dei geologi. Le persone incontrandoci ci parlano di come non abbiano ricevuto aiuti, di come le banche abbiano infierito su di loro e di quanto non si possa andare avanti più così.
Destinazione successiva è stata Levanto dove siamo stati accolti dagli applausi di un gruppo di cittadini (non scherzo) e dove abbiamo avuto modo di parlare della città con alcuni cittadini. Qualcuno si è anche prestato a apparire nella diretta streaming dal camper.



La tappa successiva è stata Bonassola dove ci siamo fermati a parlare con un anziano che ci ha raccontato un po di "gossip" storico della politica del paese. Di come politici di colore estremamente opposto, negli anni andati, si prendevano a parolacce in televisione per poi andare sottobraccio a prendersi un caffè in centro. Altre persone si sono lamentate dell'eccessiva cementificazione in riva al mare, cementificazione che il recupero delle gallerie per la creazione di una pista ciclabile è servito solo a arginare a suo dire.
Non sto a rimarcare i danni dell'alluvione alle strade ma sappiate che solo dopo Framura, in direzione di Deiva Marina, la situazione si è normalizzata.
Framura non ha un vero e proprio centro per cui ci siamo limitati a un rapido passaggio, a malincuore devo dire, perché è immersa in uno dei paesaggi più caratteristici che io abbia visto.
A Deiva Marina arrivando un auto ci ha sorpassati salutando a colpi di clacson. Le poche persone incontrate nel bar in cui ci siamo fermati a lasciare materiale informativo sono state molto socievoli e ci hanno domandato in un dialetto molto lontano da quello spezzino come eravamo finiti fin li. Al contrario dell'andata il rientro è avvenuto in autostrada. In totale abbiamo percorso 131 Km che sommati a quelli del primo percorso fanno 287. E non siamo ancora a metà strada. Altri comuni ci aspettano. Altri cittadini che come noi hanno voglia di movimento.




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