martedì 2 luglio 2013

Movimento "for dummies"


GUIDA "FOR DUMMIES" ALLA COSTITUZIONE DI UNA LISTA CIVICA A 5 STELLE

Beta Version

Indice:
  1. Premessa 
  2. Premessa "storica" 
  3. Attivarsi sul territorio 
  4. La piattaforma "meetup" 
  5. Cittadini in movimento 
  6. Il portavoce 
  7. Luoghi di ritrovo e sede 
  8. L'uso del logo 
  9. Richiedere la certificazione: i requisiti 
  10. Richiedere la certificazione: gli impegni 
  11. La certificazione: concessione e revoca 
  12. Lista civica in attesa di certificazione 
  13. Lista civica certificata 
  14. Le tempistiche 
  15. Gli adempimenti di legge


1. PREMESSA
Sembra facile, ma non è difficile, al più è complicato.

Quanti si sono avvicinati al movimento e sono giunti alla conclusione che fosse necessario far nascere sul proprio territorio una lista civica certificata 5 stelle, si sono misurati con le poche, scarne regole che il movimento ha e con le altrettanto poche ed essenziali informazioni che si trovano sul sito del movimento 5 stelle.

Ho deciso di scrivere una mini guida "for dummies", sullo stile dei manuali base dell'informatica, nella speranza che questa possa servire a chiarire alcuni aspetti e a facilitare il compito per chi si accinge a partecipare attivamente alla crescita del Movimento 5 Stelle.

Questa guida (non ufficiale) non ha nessuna pretesa di completezza o di esaustività sull'argomento, vuole solo essere una traccia, un aiuto da parte di chi "ci è già passato" e si è misurato con i momenti chiave necessari a costituire una lista civica certificata 5 stelle.
Rimando comunque al sito del movimento per i documenti ufficiali che qui verranno via via citati e commentati.

2. PREMESSA "STORICA"
innanzitutto va spiegato che le regole del movimento e il non statuto nascono da un presupposto chiamatoi "meetup degli Amici di Beppe Grillo". 
Molti non lo sanno o tendono a dimenticare che "Il “MoVimento 5 Stelle” raccoglie l’esperienza maturata nell’ambito del blog www.beppegrillo.it, dei “meetup..." (art. 5 Non Statuto).
Questo cosa significa? Significa che per comprendere a fondo il significato del non statuto sarebbe bene sapere cosa sono i meetup e quale sia stato il contributo che essi hanno dato alla nascita del movimento. Capire che chi partecipava ai meetup aveva come ultimo pensiero quello di candidarsi a una elezione (fosse anche di condominio) è importante e consente di comprendere come mai una delle precondizioni alla nascita del movimento in un certo comune è che sul territorio ci sia un gruppo esistente da un tempo ragionevolmente lungo che si interessi dei temi cari al Movimento.
Non è fondamentale sapere tutto il pregresso ma, in pratica, se qualcuno vi cita la
 "Carta di Firenze"  e a voi viene in mente quella con cui si foderano i libri allora avete ancora un po di strada davanti a voi da percorrere.
L'esistenza sul territorio di un gruppo attivo da tempo è una sorta di norma, non scritta. Essa nasce dal fatto che il movimento rappresenta una evoluzione dei meetup. Meetup in inglese significa incontro e le persone prima si incontrano e decidono dove vogliono andare e poi si mettono in cammino insieme.
L'esistenza di un gruppo di Amici di Beppe Grillo sul territorio non è una regola e non è detto che sia obbligatorio che si verifichi sempre, nel senso che possono esservi eccezioni. Resta il fatto assodato che per ora lo staff, come certificatore, ha visto nei gruppi dei meetup un presidio del territorio che assicurasse una qualche forma di genuinità nell'interesse delle tematiche del movimento. Gruppi che nascono ad arte a ridosso dalle elezioni difficilmente ottengono la certificazione, sopratutto se nei dintorni esistono altre realtà che possono testimoniare, facendo rete, l'esistenza di contraddizioni o di interessi che con il movimento poco hanno a che vedere in un aspirante lista a 5 Stelle.


3. ATTIVARSI SUL TERRITORIO
Non ha senso quindi parlare di movimento se non vi è attivismo sul territorio. Quando un gruppo, anche minimo, di persone inizia a riunirsi intorno alle idee della Carta di Firenze, a parlare dei contenuti del "Programma Nazionale" del movimento ma sopratutto dei problemi locali del proprio territorio.
Il secondo passo è iniziare a organizzare attività, incontri con altri cittadini per divulgare le idee del movimento, a muoversi e a darsi da fare per denunciare i problemi del proprio comune.
Quindi riconoscersi nei principi della Carta di Firenze, nel non statuto e nel programma nazionale sono i presupposti per avviarsi a divenire parte del Movimento 5 Stelle non solo come iscritti e certificati al portale nazionale, ma come attivisti del proprio paese o città.


4. LA PIATTAFORMA "MEETUP"
Il meetup è una piattaforma informatica, un sistema di forum con alcune funzionalità di archiviazione avanzate e calendarizzazione di eventi condivisi e condivisibili che storicamente è stata il principale strumento sul web degli "Amici di Beppe Grillo" (così si definivano i gruppi che si attivavano sul territorio.

E' una piattaforma a pagamento, ma low cost (meno di 100 euro l'anno) per cui un gruppo anche se ristretto di attivisti la può comodamente mantenere.

Offre molte possibilità di personalizzazione, la possibilità di cercare sponsor (fare pubblicità al locale dove ci si riunisce può essere un modo simpatico di ringraziare chi mette a disposizione una struttura e sopporta il peso della nostra democrazia interna), ma sopratutto l'opportunità di creare e gestire dei sotto forum.

E' obbligatorio che un gruppo di attiivisti abbia un meetup? No, il movimento sta dove sta la gente del web, per cui anche su facebook e nelle cerchie di google. Però è innegabile che al meetup si riconosca un ruolo importante, sopratutto in virtù del fatto che meetup.com collega tra loro i gruppi sulla base degli argomenti scelti come di interesse comune e aiuta a "fare rete" e se tra i vostri interessi c'è Beppe Grillo come parola chiave potete venire linkati al Blog di Beppe e finire nell'elenco ufficiale dei meetup, cosa che facilita a eventuali simpatizzanti il trovarvi per venirvi a conoscere.
Per cui se non è una regola aprire un meetup può essere buona norma farlo.
Ogni account per meno di 100 euro l'anno può avviare fino a tre meetup, per cui con un po di organizzazione sul territorio gruppi vicini possono spendere una stupidaggine e usufruire delle utili funzioni che offre.
Il meetup permette inoltre di assegnare dei ruoli organizzativi come organizzatore, co-organizzatore, assistente organizzatore e organizzatore di eventi. Siamo un movimento orizzontale, ma queste persone sono i responsabili davanti alla legge per quel che viene scritto sul meetup e l'essere orizzontali non deve voler dire essere disorganizzati.


5. CITTADINI IN MOVIMENTO
Per chi si avvicina adesso al Movimento i tempi che intercorrono tra l'esistere come un gruppo di Amici di Beppe Grillo attivo sul territorio e l'evolvere fino a diventare un Movimento 5 Stelle riconosciuto sono decisamente più ristretti e questo purtroppo non è un bene.

Non lo è perché il tempo è il miglior alleato per smussare gli angoli tra le persone, per creare coesione di gruppo e individuare priorità negli obiettivi comuni.

Per chi ha frequentato i meetup prima della nascita del movimento ed è sopravvissuto all'esperienza può testimoniare che l'evoluzione verso la partecipazione alla politica attiva, nel senso di amministrativa e istituzionale, è stata un passaggio naturale. 

Una volta preso atto che le leggi di iniziativa popolare venivano snobbate e che i referendum venivano inficiati con artifizi degni della miglior scuola di prestidigitazione non rimaneva scelta che andare a stanare la Casta nella loro tana. E nel caso di realtà locali la tana altro non è che il consiglio comunale.
Per chi si è avvicinato al Movimento dopo la sua nascita questo aspetto può sfuggire, ma è un passaggio essenziale per comprendere la natura del Movimento di cui si va a far parte.
Presa la decisione di diventare Movimento 5 Stelle quel che serve è che alcuni componenti del gruppo di attivisti siano disponibili a candidarsi. Mi riferirò a loro come a "aspiranti candidati", visto che ho incontrato spesso confusione riguardo le candidature.
Se avete a disposizione molte persone disposte a rovinarsi l'esistenza aspirando a candidarsi a delle elezioni amministrative il vostro gruppo dovrà decidere chi si candida e chi no.
Il numero di candidati che dovrete selezionare tra gli aspiranti varia a seconda del numero di abitanti che ha il vostro comune. A seconda del numero di abitanti variano: il numero minimo e massimo di candidati, il numero minimo di cittadini presentatori necessari (riprenderemo queste informazioni nella sezione dedicata agli adempimenti di legge).
In nessuna delle regole o norme del Movimento viene riportato come dovete decidere, questo perché ogni gruppo ha la propria autonomia, almeno fino a oggi, sui metodi con cui si sceglie i propri aspiranti candidati.
Il metodo che utilizzate deve essere democratico, ma al di la di questa definizione molto vaga il vostro gruppo potrebbe decidere per delle primarie interne tra gli attivisti come per una estrazione a sorte nella tradizione della antica Atene. 
Quel che importa è che anche la regola che vi date nel decidere sia condivisa da quelli che sono i vostri attivisti al momento in cui si prende la decisione.


6. IL PORTAVOCE
Fin dal momento in cui si inizia a agire sul territorio è bene dotarsi di un portavoce degli attivisti, ossia di una persona che si ponga come voce ufficiale dell'intero gruppo nei confronti degli altri cittadini, dei comitati, delle associazioni, sul web e verso media locali.

Il ruolo del portavoce è quello che la stessa parola suggerisce, portare la voce. Il portavoce parlerà ,in prima battuta, a nome del gruppo di attivisti e, quando ci si pone nell'ottica di creare una lista civica, il gruppo definirà chi tra gli aspiranti candidati può essere il portavoce nelle istituzioni e nelle amministrazioni locali.

Anche qui, ogni gruppo definisce le regole con cui si determina chi sia il portavoce con l'indicazione che il metodo usato nel definirlo sia democratico.


7. LUOGHI DI RITROVO E SEDE
Nel Non statuto, l'articolo uno riporta: "La “Sede” del “MoVimento 5 Stelle” coincide con l’indirizzo web www.beppegrillo.it". Questo è stato interpretato come un divieto a avere sedi per i gruppi locali, che siano già riconosciuti o meno. 

Le cose non stanno esattamente così. Quello che l'articolo 1 del non statuto stabilisce è che il solo luogo (virtuale) deputato ad avere le funzioni che di solito ha la sede di un partito. Va notato quindi che come prima cosa si sta parlando delle funzionalità del movimento a livello nazionale e che si sta ragionando limitatamente alle funzionalità di una sede.

Una sede ha un segretario, dei ruoli istituzionali del partito o movimento e nella sede vengono gestite le registrazioni e i tesseramenti.

Spesso questo articolo è stato interpretato come un divieto ad avere in affitto un posto da usare come punto di incontro fisso. Bene, se il luogo serve solo per riunirsi e dare un punto di riferimento a chi vuole venirvi a conoscere, da nessuna parte sta scritto che non possiate averlo.
E' comunque buona pratica incontrarsi spesso in luoghi pubblici. Siamo un movimento fatto da cittadini e stiamo tra i cittadini e d è bene fare quanto possibile perché questo principio non si perda per strada.


8. L'USO DEL LOGO
Vale la pena spendere due parole sull'uso del logo. L'articolo 2 del Non Statuto recita: "Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso". Questo comporta l'impossibilità di usare il logo del movimento per chi aspira a essere Movimento 5 Stelle prima di ottenere una delega all'uso dello stesso.

Le implicazioni sono notevoli. Un gruppo che vuole dar vita a una lista civica o agire sul territorio non può chiamarsi Movimento 5 Stelle o usare il logo del movimento. 

Ma come può o deve fare uno che voglia venire identificato come gruppo legato ai principi del movimento per farsi conoscere?


Una risposta univoca non c'è. In genere, per esperienza posso dire che si tende a usare dei nomi simili a quelli del movimento e dei loghi che ricordino la vicinanza al movimento e a Beppe Grillo.
Noi alla Spezia usavamo questo logo che riporto di seguito



Come si può vedere non ci definivamo movimento ma si capiva benissimo chi fossimo. Altri gruppi hanno usato il nome della città seguito dalla frase "in movimento"


9. RICHIEDERE LA CERTIFICAZIONE: I REQUISITI
Una volta che sarà avvenuta la selezione dei candidati tra gli aspiranti candidati che il vostro gruppo di Cittadini in Movimento ha a disposizione questi divverranno, insieme con il portavoce, il comitato costituente della lista civica locale.

Perché questa lista civica locale sia una lista a 5 Stelle dovrà essere avanzata richiesta allo Staff di Beppe Grillo. Vediamo ora quali sono i passaggi da compiere e in seguito con quali tempistiche.

I passaggi per richiedere la certificazione sono spiegati nel dettaglio sulla pagina del sito del movimento "crea la tua lista" 

Questo link, presente sulla pagina principale del sito del movimento causa spesso traumi in quella categoria di persone che io definisco i "passivisti", da contrapporre agli attivisti. I passivisti sono coloro i quali pensano di cambiare il mondo con un click e che, abituati come sono a stare dietro a un computer, pensano che basti partire da soli e cliccare su quella scrittina magica per creare una lista civica come si crea un account sul loro social forum preferito.
Bene, a scanso di equivoci è bene ribadire che, solo dopo che un gruppo di persone si è incontrato (meetup) e ha deciso di attivarsi sul territorio (cittadini in movimento), ha senso cliccare su quel link e leggere le istruzioni (semplici) da seguire per la certificazione a 5 stelle.

La certificazione la si richiede sia per la lista nel suo complesso che singolarmente per ognuno dei candidati che si presentano alle elezioni.
I requisiti per la certificazione sono i seguenti:

  1. All'atto della loro candidatura e nel corso dell'intero mandato elettorale, ogni candidato non dovrà essere iscritto ad alcun partito o movimento politico
  2. Ogni candidato non dovrà avere riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive
  3. Ogni candidato non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura
  4. Ogni candidato dovrà risiedere nella circoscrizione del Comune per il quale intende avanzare la propria candidatura. Per le elezioni comunali dei capoluoghi di provincia, i candidati potranno risiedere in uno dei comuni appartenenti a quella provincia, ad eccezione del capolista.

Vediamoli uno alla volta e sfatiamo qualche mito che ogni tanto si sente girare.
1. Dire che "all'atto della candidatura e nel corso del mandato elettorale ogni candidato non dovrà essere iscritto a alcun partito o movimento politico" viene spesso interpretato come un "non devi essere mai stato iscritto ad alcun partito". Questa interpretazione non trova riscontro in nessuna delle regole del movimento.
2. "Ogni candidato non deve aver riportato sentenze di condanna in sede penale anche non definitive". Questo "anche non definitive" suggerisce che non basti fornire il certificato penale per provare di soddisfare questo requisito. Infatti il certificato penale (detto anche nel linguaggio comune fedina penale) è un estratto delle sole registrazioni penali iscritte al cosiddetto Casellario giudiziale e contiene la storia delle condanne penali passate in giudicato di un cittadino ma non dei procedimenti penali ancora pendenti che invece trovano riscontro nel Certificato dei carichi pendenti.

Lo staff in genere si "accontenta" del casellario giudiziale, il mio consiglio, sopratutto per quelle realtà che nascono ora e hanno meno tempo delle liste nate in passato da meetup preesistenti, di procurarsi il Certificato dei carichi pendenti di ognuno dei candidati.
3. "Ogni candidato non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura". Quel più di un mandato spesso viene reinventato in "nessun mandato". Quello che non viene specificato e che da adito a interpretazioni è il non specificare se ci si riferisca a un mandato assolto con chiunque o assolto all'interno del movimento 5 stelle.

Per esperienza diretta posso dire che quando presentammo la lista civica su Spezia ci furono persone interessate a partecipare alla nascita del movimento che avevano svolto un mandato con dei partiti in precedenza. Chiesi allo staff durante un incontro e mi fu detto che queste persone non erano candidabili, per cui mi sento di suggerire che questa condizione vada letta in riferimento a un mandato elettorale nel movimento 5 stelle. 

Per cui se tra i vostri candidati c'è qualcuno che ha svolto un andato elettorale con un partito o un altro movimento politico consiglio di prendere contatti con lo staff preventivamente per evitare problemi di sorta.

4. "Ogni candidato dovrà risiedere nella circoscrizione del Comune per il quale intende avanzare la propria candidatura. Per le elezioni comunali dei capoluoghi di provincia, i candidati potranno risiedere in uno dei comuni appartenenti a quella provincia, ad eccezione del capolista"
Questa condizione va spiegata per bene, anche perché viene spesso ignorata una sua parte fondamentale: quella sui capoluoghi di provincia. A trarre in inganno è la scarsa propensione alla lettura degli italioti che vedono in un altro punto della pagina contenente le istruzioni per creare la lista la seguente asserzione:

* ATTENZIONE! Per ottenere la certificazione si deve essere residenti nel comune in cui ci si candida

Invece leggere è importante e leggendo si scopre che tutti i cittadini di una provincia possono concorrere a creare una lista nel capoluogo, candidandosi a consigliere comunale (ma non a portavoce, ruolo riservato ai soli residenti nel comune capoluogo stesso).
Ancora una volta, come esempio di esperienza diretta, quando nel 2012 si creò la lista sulla Spezia e parallelamente il mio comune (Lerici) andava a elezioni, furono ben 7 le persone di Lerici a contribuire alla lista Civica del capoluogo.
La nostra rinuncia ha consentito alla Spezia di veder nascere la lista civica che ora sta dando filo da torcere all'amministrazione del PD-L. Mi piace pensare che anche questo sia lo spirito che deve animare chi si impegna nel movimento: mettere da parte i bisogni e le ambizioni di una parte per un bene comune superiore.

10. RICHIEDERE LA CERTIFICAZIONE: GLI IMPEGNI
Il movimento 5 Stelle si distingue dagli altri movimenti e partiti per una serie di impegni "addizionali" che richiede a chi intende farne parte. In alcuni casi questi impegni vanno a costituire un vincolo di mandato che per certi versi supera la nostra stessa costituzione (per la quale lo ricordiamo vige il principio di libertà di mandato dell'eletto). 
A volte questa possibilità di vincolare i propri "dipendenti" viene male interpretata e si sono riscontrati casi di gruppi locali che si sono dotati di regolamenti che con quello del movimento hanno poco a che vedere. Quelli che vi andiamo a elencare sono i soli impegni a cui i candidati del movimento devono sottoporsi e il cui venir meno dovrebbe portarli moralmente a rimettere il mandato. Altri impegni etici sono possibili e hanno valore morale se condivisi e sottoscritti (firmati e controfirmati da tutti i candidati) prima del voto. Su questi tornerò in seguito. Vediamo intanto le condizioni che il movimento impone ai propri candidati.
  • Ogni candidato si impegna a rimettere il mandato elettorale ricevuto, nel caso in cui, nel corso del suo svolgimento perda o si dimostri non abbia posseduto fin dall'origine uno o più dei requisiti minimi sopra descritti. In mancanza, l'intera lista perderà il diritto di qualificare la propria attività con la certificazione del blog 
  • All'atto della propria candidatura, la lista provvederà a pubblicare in Rete, in un apposito ed adeguato spazio web, l'elenco dei componenti ed il loro curriculum vitae, con il proprio programma di governo ed istituirà contemporaneamente un blog aperto a tutti i cittadini che consenta il libero scambio di opinioni e critiche con i componenti della lista civica 
  • La lista non potrà associarsi ad altre liste civiche se non certificate dal blog i cui candidati non abbiano riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive

Vediamo i punti commentandoli

1. In questo punto è importante sottolineare che se uno dei candidati ricade in questa casistica (e quindi perde o si scopre non aveva proprio i requisiti per la candidatura) nel caso rifiuti di rimettere il mandato mette a rischio la certificazione della lista intera: " in mancanza, l'intera lista perderà il diritto di qualificare la propria attività con la certificazione del blog".
E' quindi interesse di tutti gli eletti qualora vengano a conoscenza di fatti che mettono un loro collega al di fuori delle regole farne regolare segnalazione allo staff per salvaguardare il diritto di tutta la lista all'uso del logo.

2. Questo punto è stato a volte fonte di confusione e delirio da parte di "passivisti" e persone in malafede. La parola candidati viene a volte confusa con gli aspiranti candidati. Per capire quanto sia errata questa interpretazione è sufficiente vedere in che modo il sito del movimento supporta le liste civiche. Andando con ordine la lista si intende "all'atto della propria candidatura" nel momento in cui viene certificata dallo staff, per cui quello che si sotto intende è che la lista già certificata deve avere uno spazio online dove mettere in evidenza i candidati che sono stati certificati con tanto di curriculum vitae e programma di governo. La lista deve inoltre prevedere uno spazio online in cui scambiare opinioni e critiche tra cittadini e candidati.
Il movimento mette a disposizione questi strumenti integrando nel sito del movimento spazi per le liste civiche. Anzi, nell'articolo 7 del non statuto il concetto viene ribadito:

"L’identità dei candidati a ciascuna carica elettiva sarà resa pubblica attraverso il sito internet appositamente allestito nell’ambito del blog; altrettanto pubbliche, trasparenti e non mediate saranno le discussioni inerenti tali candidature".

Qui si specifica che lo spazio ufficiale che le liste usano per mettere in evidenza i curriculum e il programma è quello che viene aperto sul sito del movimento e che le discussioni avverranno in quello spazio in modo pubblico e non mediato (senza la moderazione preventiva dei commenti tanto cara ai politici di professione).

3. "La lista non potrà associarsi ad altre liste civiche se non certificate dal blog i cui candidati non abbiano riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive"
Questa frase piena di negazioni pare a prima vista uno sciogli lingua. Tagliando la testa al toro, quando incontrai Casaleggio a Milano nel 2012, mi venne detto che era una norma che era servita al momento della nascita del movimento. In quel periodo iniziale liste esistenti fornirono supporto al movimento e si concedeva la possibilità di allearsi se queste accettavano di sottoporsi alle nostre regole e soddisfacevano i requisiti, a Carpi la lista civica a 5 stelle per un certo tempo è stata alleata con rifondazione, per fare un esempio, anche se Carpi è stato un caso limite. Allo stato attuale di fatto nessuna alleanza è consentita.

11. LA CERTIFICAZIONE: CONCESSIONE E REVOCA
I documenti da presentare per ottenere la certificazione alle liste sono sostanzialmente tre
  • Certificato penale di ogni candidato (sarebbe meglio il certificato dei carichi pendenti)
  • Copia di un documento di identità valido di ogni candidato
  • Accettazione delle condizioni da parte di ogni candidato per la presentazione di una lista civica e per la presentazione di una lista regionale
Nella documentazione (scaricabile dalla apposita sezione del sito del movimento) potrete vedere che uno di voi dovrà essere indicato come candidato Portavoce Sindaco.

Nella sezione dedicata alla creazione della lista civica si leggono poi i motivi per cui Beppe Grillo può revocare la certificazione. La revoca può riguardare un singolo candidato o l'intera lista. Va specificato che la certificazione riguarda esclusivamente gli eletti. Chi non è stato eletto dal giorno successivo alle elezioni torna a essere un attivista, un cittadino come tanti che ha sostenuto il movimento. In pratica:

  • se vengono meno o si dimostri non ci siano mai stati i requisiti minimi di un candidato (ora eletto)
  • se la lista non lavora con trasparenza
  • se un candidato (ora eletto) attacca pubblicamente il movimento a mezzo stampa
la certificazione del singolo o del gruppo è a rischio.
Una volta che in un comune sia stata concessa la certificazione a una lista, in quel comune non ne vengono certificate altre. Questo a ulteriore conferma che il Movimento non fa alleanze (se per allearsi occorre che tutti gli alleati siano certificati e non si certifica più di una lista..)

Un altro punto delle istruzioni che è necessario chiarire e approfondire è questo:

"Il blog www.beppegrillo.it non concede alcuna certificazione per liste civiche che si candidano alle elezioni regionali, provinciali o politiche"


Iniziamo dalla parte facile. Il Movimento non si candida alle elezioni provinciali, perché nel suo programma vi è la abolizione delle province. Per cui ogni forma di partecipazione a elezioni a livello di provincia è esclusa e quindi nessuna certificazione viene rilasciata a chi volesse creare una lista civica per concorrere alle provinciali.

Più complesso potrebbe apparire lo spiegare la non certificazione a politiche e regionali. Uno potrebbe chiedersi, ma come, in Piemonte e in Emilia abbiamo consiglieri e quindi una lista certificata e alle politiche il movimento si è candidato eccome.
Il punto è che era necessario mettere in chiaro che non si dava la possibilità a terzi di creare una lista e certificarla con le modalità che si usano per le comunali. Nelle regioni si è giunti a presentare il Movimento come unione dal basso del lavoro delle liste locali e dei meetup che esistevano e lavoravano da tempo sul territorio.
Per le politiche inoltre è stato necessario specificare che non esiste un listone civico nazionale perché c'è stato chi ha provato a farsi passare per tale, in diverse occasioni.


12. LITA CIVICA IN ATTESA DI CERTIFICAZIONE
Dopo aver inviato tutta la documentazione necessaria a Beppe Grillo - Casella Postale 1757, 20123 Milano e aver preso contatto attraverso la mail listeciviche@beppegrillo.it (e anche telefonicamente o con appuntamento di persona, consiglio io) le persone che intendono costituire la lista e la lista stessa sono in un limbo. Non sono certificate ma sono sulla via di esserlo per cui possono già dire che stanno cercando di ottenere l'uso del logo ma devono anche chiarire che non ne hanno ancora ottenuto delega.
Un utilizzo "precoce" del logo potrebbe non deporre a favore della concessione dell'uso del logo. Questo perché al di la di ogni regola o norma, scritta o non scritta, la correttezza si dimostra anche e sopratutto in questi frangenti.
In genere la fase di attesa della certificazione dura un paio di mesi dall'invio di tutti i documenti questo tempo può ovviamente variare a seconda di quante liste vanno al voto contemporaneamente alla vostra. Inoltre non è detto che facciate l'invio dei documenti in una soluzione unica, dato che spesso manca un certificato, una copia di un documento di identità ha la foto irriconoscibile o qualcuno dei candidati si è dimenticato che per presentarsi deve anche essere iscritto al Movimento sul portale nazionale (si, capita anche questo).
Quando inviate i documenti alla casella postale vi viene consigliato di farlo tramite posta ordinaria dato che i corrieri non consegnano presso le caselle postali. A suo tempo noi mandammo una raccomandata con ricevuta di ritorno e tutto andò bene comunque.


13. LISTA CIVICA CERTIFICATA
Dopo un periodo di tempo che parte da un minimo di due mesi, se non ci sono problemi con i documenti e controindicazioni a verifica della documentazione inviata, tutti i candidati riceveranno una mail con cui sono autorizzati a usare il logo nel periodo elettorale. Nella mail lo staff specifica che tale autorizzazione decade il giorno dopo le elezioni. il capolista riceverà una e-mail con le istruzioni per accedere all'area della propria lista, aggiornarne i contenuti e creare le aree per gli altri candidati. Inoltre, il capolista riceverà una lettera cartacea con una delega che permane, in caso di elezione, anche dopo il voto.
La lista è da considerarsi a quel punto certificata a tutti gli effetti e.. beh, ora non vi resta che adempiere a tutta la burocrazia che la legge prevede per presentarvi alle amministrative del comune.

14. LE TEMPISTICHE
Che gli piaccia o meno chi si appresta a dar vita al movimento sul proprio territorio si troverà di fronte a tempi molto stretti e a passaggi a cui non si potrà sottrarre.
Partiamo dal fondo, ossia dalla data delle elezioni, cercando di individuare i punti chiave e portiamo un esempio.

Ipotizziamo che le votazioni siano nel mese di maggio di un certo anno. Come potrete approfondire nella parte dedicata agli adempimenti di legge (e consultando di documenti ufficiali) tra i 34 e i 35 giorni prima del voto dovrete consegnare le firme dei sottoscrittori della lista. Il numero di firme necessarie è proporzionale alla popolazione del comune in cui siete, per cui dare un riferimento temporale preciso di quanto impiegherete a raccoglierle non è semplice. Ad ogni modo calcolando che dovrete trovare degli autenticatori e che dovrete stare alla loro disponibilità, oltre che ai termini di legge, si può supporre che il mese precedente la consegna verrete assorbiti completamente da questa attività.


Quindi già solo contando queste attività obbligatorie si arriva a inizi del mese di marzo.
Per quella data devono già esistere una lista di persone certificate da Beppe Grillo, una lista certificata e un portavoce.

E non vi certificano il giorno prima, anzi.

Lo staff che si occupa delle certificazioni e della verifica dei documenti è composto da volontari che, oltre a svolgere il proprio lavoro sottrae tempo alla propria vita per verificare uno ad uno i documenti inviati, svolgere i dovuti controlli. Sembra poca roba ma i ragazzi dello staff devono vedere se il certificato penale è "congruo", se le copie dei documenti inviati hanno le foto riconoscibili, se il documento di accettazione è compilato correttamente, se la email ivi indicata e i dati forniti corrispondono a quelli che avete usato quando vi siete iscritti al movimento 5 stelle (perché siete iscritti vero?) e altre cose.

Questo per ogni candidato di ogni lista che si presenta in parallelo alla vostra.

Con l'esplosione di consensi avuta nell'ultimo anno la mole di lavoro si è moltiplicata e le forze sono sempre le stesse.
Per darvi una stima pensate che nel 2012 con 104 liste da gestire il tempo per la certificazione per La Spezia fu sui 3 mesi.
Per esperienza empirica posso dirvi che il tempo va dai 2 mesi e mezzo ai tre mesi e mezzo di tempo.
Questo da quando siano stati inviati i dati di tutti i candidati. La lista può venire certificata anche prima, quando circa 2/3 dei nominativi necessari siano stati verificati, portavoce compreso, ma la regola è che prima lo staff ha in mano tutte le informazioni, le valuta e poi risponde, con i tempi indicativamente qui riportati.
Andando ancora a ritroso nel nostro calcolo temporale si arriva quindi a fine dicembre dell'anno precedente / inizi gennaio.
Quindi salvo rare eccezioni entro il mese di dicembre precedente le elezioni (nell'ipotesi si voti a maggio) dovrete aver individuato candidati e portavoce. 
Il consiglio che posso dare personalmente è di non arrivare all'ultimo minuto. Nel movimento si tende a riconoscere i gruppi che operano da tempo sul territorio. Liste nate ad hoc non vanno lontano. Per cui se siete un gruppo di cittadini attivi per davvero non riducetevi a segnalare la vostra esistenza allo staff a fine dicembre, potreste essere fuori tempo massimo.

Ultima notazione, utile da sapere, esiste anche un tempo minimo.

Intendo dire che lo staff non certifica liste che non vadano al voto nell'anno in corso. Questo significa che se vi fate vivi prima del giugno dell'anno precedente al voto non verrete presi in considerazione. 

Noi alla Spezia prendemmo contatti a fine agosto, inizia settembre del 2011, decidemmo chi tra gli attivisti si sarebbe candidato entro ottobre/novembre e a fine anno inizio anno nuovo il portavoce, il nostro vulcanico Ivan Mirenda.

15. GLI ADEMPIMENTI DI LEGGE
Sul sito del movimento viene riportato nel vademecum il "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Allo stato attuale (2013) ci sono state alcune modifiche rispetto a quel testo (che è quello a cui si fece riferimento anche noi alla Spezia). Le innovazioni introdotte più di recente riguardano le pari opportunità e quindi  il voto di preferenza di genere e la proporzione 2/3 1/3 tra i sessi dei candidati.

Per quanto riguarda le firme dei sottoscrittori devono essere autenticate da una delle figure istituzionali previste e secondo le modalità previste dall'art. 21, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445 come correttamente riportato sul sito del movimento.


Questa guida è perennemente in versione Beta e aperta a suggerimenti di chiunque intenda fornirne per migliorarla.









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