domenica 8 giugno 2014

Una "city" poco "smart", ovvero ma che li fai a fare i pannelli se poi non li colleghi alla corrente?


In questi giorni a Villa Marigola di Lerici si parla di Smart City, di come riprogettare l'illuminazione pubblica, di efficentamento energetico, di valorizzazione di nuove tecnologie e di partenariato tra pubblico e privato. Tante idee e progetti che tutti ben speriamo diano i risultati sperati. 
Certo, di migliorie da apportare alla rete elettrica ve ne sono molte. A partire dal fatto che Lerici, si "illumina di meno" un ora ogni tanto spegnendo le luci del Castello, ma per ora non ha mai avuto il piacere di vedere una lampada a led pubblica che sia una. 
Ma se questo può essere visto in chiave positiva come un "largo margine di miglioramento possibile", che dire dei pannelli fotovoltaici presenti sul tetto della nostra scuola elementare che da quasi un anno almeno sono staccati dalla rete?
Si, non sto scherzando, o il comune si è dotato a insaputa dei suoi cittadini del primo sistema di trasmissione di corrente wireless o i pannelli fotovoltaici girano a vuoto da agosto dello scorso anno.
Me ne sono accorto per caso, andando a trovare un amico che abita in via General Ferrari. Ho scattato qualche foto che vi allego. 




Come si può vedere i soli cavi presenti penzolano sconsolati dai pannelli o sono ammucchiati da un lato. Nessun cavo scende dall'edificio verso degli inverter.
E' chiedere troppo se si domanda di essere un po meno smart e un po più attenti a questi "piccoli" dettagli?


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