venerdì 25 luglio 2014

Il Triumvirato

Siamo ufficialmente tornati ai tempi dell'antica Roma. A un periodo di degenerazione e corruzione degli uomini delle istituzioni repubblicane, sta seguendo un nuovo triumvirato che, come il primo dell'antichità, si basa su un accordo privato tra persone che occupano posti di potere elevati nella comunità. 
Napolitano, Berlusconi e Renzi stanno ripercorrendo i passi di Cesare, Crasso e Pompeo spacciando per governabilità quella che è invece una vera e propria garrotta della democrazia. 
Lo stato centrale viene sottoposto a riforme completamente prive di garanzie per le minoranze e contropoteri che sono invece lo spirito fondante della nostra carta costituzionale.
Nel contempo si creano altre stanze, luoghi in cui decidere e in cui spostare poteri per allontanarli dai cittadini:  città metropolitane, aree estese, ecc.
Dietro a quelle che vengono chiamate impropriamente elezioni di secondo livello si nascondono delle nomine vere e proprie e la mancanza di statuti nelle città metropolitane è il preludio a un caos voluto nell'attesa di un assestamento degli equilibri (e anche a una marginalizzazione delle opposizioni VERE come il Movimento 5 Stelle).
Che lo scopo sia mantenere lo status quo delle lobby o che si trattidi un omicidio su commissione europea non è dato saperlo, ma la democrazia in questo momento tiene l'anima con i denti e tra minacce alle opposizioni interne, riforme imposte da un Parlamento di nominati e tagliole a breve assisteremo alle esequie della repubblica.
E vista l'età anagrafica di due triumviri su tre, temo che si sia solo all'antipasto e che il peggio abbia ancora a venire.

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