sabato 23 maggio 2015

Comandini smentisce Alice Salvatore: "resto candidato a tutti gli effetti"


E' durata meno di due settimane la decisione di ritirarsi dalle elezioni regionali liguri di Daniele Comandini, candidato per il M5S nell'imperiese. Il ritiro era stato deciso a seguito delle polemiche nate per la sua amicizia con Carmine Mafodda (sollevate da diversi articoli della Casa della legalità), figlio di un esponente di spicco della famiglia Mafodda che a Taggia è conosciuta per dei tristi trascorsi di ndrangheta.
Carmine Mafodda
Giusto il tempo di far esporre la candidata Governatore Alice Salvatore alla trasmissione della 7 "L'aria che tira", nella quale veniva annunciata la decisione del ritiro per questioni di opportunità (non basta essere onesti, si deve anche apparire tali) che a pochi giorni dal voto Comandini cambia idea.
I motivi addotti al ripensamento sono abbastanza desolanti: le dimissioni sono state presentate in modo informale al Movimento ma non alla commissione elettorale, con dichiarazione autenticata.
Sgarbi, nel duro contraddittorio su La7, scaduto come sempre in insulti (visto il suo stile inconfondbile di ruttatore petante della tv italiana) aveva affermato che dalle liste non ci si può ritirare. Questo ha portato la nostra candidata a esporsi maggiormente, affermando che l'impegno preso si sarebbe comunque concretizzato nel dopo voto.


Oggi il secolo xix di Sanremo riporta invece che Comandini resta candidato a tutti gli effetti, il che significa che in caso di elezione non intende dare le dimissioni.
Dispiace dover ammettere che Sgarbi aveva ragione. Al sottoscritto dispiace doppiamente dover ammettere che Abbondanza della Casa della Legalità aveva preso nel segno quando in uno dei suoi articoli sosteneva che le dimissioni non erano state formalizzate.
Chi mi conosce sa che opinione ho di Abbondanza: lo considero un pennivendolo, un opportunista dell'informazione, ma proprio per questo, in passato, ci siamo ben guardati dal fornirgli credito e occasioni per risultare attaccabili.
Antonio Russo
Oggi riesce evidentemente a trovare terreno più fertile su cui far attecchire la sua malapianta.
Eravamo in tanti a non avere dubbi in proposito su un dietrofront di Comandini e ce lo aspettavamo. In questo va reso onore a Antonio Russo, consigliere del M5S di Imperia che aveva visto bene, subendo tra l'altro attacchi vergognosi.
Chissà su quante altre posizioni potrebbe fare dietro front Comandini, una volta eventualmente eletto. Per fortuna la legge elettorale ligure prevede la possibilità di voto disgiunto tra il listino provinciale e quello regionale.

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