mercoledì 14 novembre 2012

Niente ... di fatto

Credo di non aver più visto un catenaccio simile dai tempi del Trap sulla panchina della juventus. Il consiglio comunale di ieri sera è stato a dir poco vergognoso.
Innanzitutto si è creato un "caso" sul nulla. Il C.S.I., centro per gli immigrati, funziona e la sola decisione da prendere in merito era di lasciare che continuasse il proprio lavoro.
Ma a alcune forze politiche, discutere di testamento biologico, può creare problemi, sopratutto con una parte della propria base di estrazione cattolica. Per cui vai giù con interpellanze obsolete da mesi, con i rovi cresciuti in via XX settembre nel Precambriano e già tagliati nel Mesozoico, fino a invertire l'ordine dei lavori per dare la precedenza al "caso" del centro per gli immigrati, dove tutti hanno avuto da dire la loro, in un balletto di retorica stantia e vuota, tanto che l'assessore di turno a un certo punto ha dovuto pur far notare che l'amministrazione non ha mai avuto intenzione di cambiare alcunché nei confronti del centro.
Ma di intervento in intervento, di domanda in risposta a colpi di 10 minuti a testa si è fatto tardi. 
Non lasciamoci ingannare dall'inversione dell'ordine del giorno, venduta al pubblico come una scelta per rispondere alla massiccia presenza di cittadini immigrati in sala (per non farli aspettare troppo).
Questi poveri ragazzi e ragazze sono venuti per scoprire se la struttura che è per loro un faro nella nebbia avrebbe continuato a esistere, a loro non interessava altro che una giusta rassicurazione. 
Non si sono nemmeno resi conto di essere stati una merce di scambio.
Si sono usati cittadini immigrati per non discutere il testamento biologico e il registro delle coppie di fatto, perché si sa che quando i voti arrivano da parti della società che sono in dissonanza su un tema delicato, l'unica opzione che un politico ha è non affrontare il problema, lasciare che l'attenzione mediatica scemi, così che, quando giocoforza dovrà discutere l'argomento, saranno in pochi ad accorgersene e i titoli dei giornali su quattro colonne saranno solo un vago ricordo, limitando il danno in termini di consenso.
Noi, da cittadini temporaneamente in consiglio comunale cosa avremmo dovuto fare? Nulla a parte affermare l'ovvio. E cioè che il centro deve continuare il suo buon lavoro.
Abbiamo appoggiato l'unica idea sensata della sera: quella di istituire una figura di rappresentanza in consiglio comunale per i cittadini immigrati, senza diritto di voto, ma con possibilità di accedere agli atti e ai lavori delle commissioni con le proprie proposte.
A parte questo ieri sera è andato in onda il nulla inscatolato dentro il niente. E la cosa era preorganizzata a tal punto che era scarsa perfino la presenza della stampa, mentre in genere su temi forti non manca mai.
Ora noi da cittadini cosa dobbiamo fare per evitare che due istanze di civiltà come i registri per il testamento biologico e per le coppie di fatto vengano ulteriormente rimandate? 
O che vengano superate da altre "emergenze" come le 6 mozioni d'urgenza presentate ieri sera nel disperato tentativo di intralciarne la discussione?
La sola cosa che possiamo fare è la stessa di sempre. Possiamo tener alta l'attenzione mediatica sull'argomento.
Quindi passate parola perché l'appuntamento è per il 19 novembre in consiglio comunale. Venite ad assistere in tanti, perché maggiore sarà la partecipazione e minore la probabilità di assistere a un altro catenaccio come quello di ieri.

Loro non si arrenderanno mai.. e noi neppure.

1 commento:

  1. Manca in città un punto d'incontro dibattito fra cittadini ed istituzioni, loro amanti dei talk-show in fila indiana sarebero venuti a farsi stimolare il punto G obbligando poi la giunta a chiudere in fretta quello che col tempo serebbe diventata una frattura interna

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