lunedì 25 agosto 2014

M5S - Delega all'uso del logo e del nome. Facciamo un po di chiarezza


Periodicamente, con regolarità quasi svizzera, a ogni tornata elettorale per le elezioni amministrative locali, qualcuno scontento del risultato ottenuto (spesso i primi non eletti, chissà come mai) entrano in conflitto con le persone autorizzate dal signor Grillo Giuseppe, detto Beppe, per la questione dell'uso del logo e del nome di Beppe Grillo.

Non sta facendo eccezione Livorno e in questi giorni leggo diverse inesattezze, errori e falsità su come funzioni la delega all'uso del logo.
Sopra riporto nella foto una delega, riprodotta per gentile concessione da un amico Portavoce.
Come si può bene vedere la delega autorizza una persona ben precisa a usare il logo a 5 stelle e il nome di Beppe Grillo in una "tornata elettorale".  Su cosa significhi tornata elettorale si sono scatenati tutti coloro che vorrebbero usare il logo liberamente dando le interpretazioni più fantasiose.
Per capire cosa si intenda per davvero basta leggere fino in fondo il documento e non estrapolare una riga a piacere, per i propri comodi e il senso risulterà chiaro e tutt'altro che ambiguo.

Si può leggere infatti che:

“In caso di mancata elezione di alcun candidato della lista presentata da Xxxx  Xxxxx  la presente autorizzazine cesserà di avere effetto”

questo testo ha senso solo se esistono casi per cui la delega non cessa di avere effetto in quello stesso momento (lo spoglio dei voti e lafine della fase elettiva vera e propria).
E' chiaro per chi non sia palesemente in malafede che in caso di elezione, per tornata elettorale si intende non solo la fase di voto ma anche la durata della consigliatura (nel caso dei comuni) fino alla presentazione alle elezioni successive escluse.
Anche qui la delega è chiara ed esplicita, infatti viene esclusa "ogni validità implicita futura".


Qualcuno si è aggrappato alla non esclusività scritta nella delega con interpretazioni fantasionse. Quella parte del documento sta a indicare che non c'è un solo candidato Portavoce (Sindaco, Governatore di Regione) autorizzato a usarla. E' sufficiente pensare in quanti comuni siamo stati presenti per capirlo.
La delega ha poi una limitazione ben precisa. Essa serve a connotare l'attività politica del "gruppo dei candidati alle elezioni amministrative" (nel caso di elezioni comunali) e anche qui, ma si può mai pensare in buona fede che l'attività politica cessi il giorno del voto?
Qualcuno non solo pensa questo, ma va ben oltre.
Tra le bestialità che ho letto ultimamente vi è che l'uso del simbolo e del suo nome "a qualunque attivista che diffonda correttamente ed in modo integro  i principi ed i contenuti pentastellati riassunti nel Non Statuto" .
La verità è che è materialmente impossibile controllare tutti i gruppi e le pagine di facebook, tutti i profili di tweeter e i blog personali o tutti i meetup. Confondere l'impossibilità di un controllo con un permesso implicito è usanza tipicamente italiana: una di quelle usanze che il movimento vorrebbe cambiare e chi ha la mentalità da 5 stelle dovrebbe capirlo più di ogni altro.
Ad ogni modo non è nemmeno vero che non si faccia nulla. Ogni tanto qualche pagina viene fermata come testimonia il seguente screenshot.



Vorrei poi aggiungere una piccola nota del tutto personale a questo articolino. Io sono nei meetup se non dalla primissima ora poco ci manca. Ho collaborato con il meetup della Spezia (quello che ora ci hanno rubato e è cui è stato cambiato nome) dal 2007. Sono stato prima assistant organizer, poi per un periodo organizer. Una volta nato il Movimento 5 Stelle ho contribuito pesantemente alla sua nascita e crescita sul territorio spezzino. Sono stato candidato alla Spezia, rinunciando a presentare una lista nel mio comune a Lerici, preferendo fare il gregario laddove serviva di più il sorgere del M5S piuttosto che peccare di protagonismo come ho visto fare ad altri. Durante le amministrative ho invitato più a dare il voto al Movimento che preferenze personali e non ho messo la mia faccia nel volantino elettorale proprio per fugare ogni dubbio possibile.
Ho partecipato alle parlamentarie con piacere e sono stato felice di vedere un apprezzamento nei miei confronti da tanti amici nel movimento. In tutto questo tempo e in tutte le occasioni di cui ho memoria quando ho parlato o scritto l'ho sempre fatto come Fabio Vistori.
Noto invece con dispiacere che ci sono persone che sentono fortemente il bisogno di un plurale maiestatis quando esprimono il proprio pensiero. 

La cosa mi intristisce perché da una parte non viene reso un servizio al Movimento in questo modo e dall'altra queste persone mi ricordano molto la storiella della rana che si gonfia per assomigliare al bue.
E penso che siano in tanti a ricordare come finisce tale storiella.
In conclusione, fate attivismo, datevi da fare per il bene della vostra comunità. Questo è ciò che conta davvero, non il logo che avete sulla spilletta o il cappellino con sopra scritto portavoce, referente, attivista, presidente, gran ciambellano o "om de pagl" e via dicendo. 
Se farete la cosa giusta saranno gli altri a definirvi (e anche se farete la cosa sbagliata ;-) )

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