sabato 11 ottobre 2014

Dai un'idea geniale ad un cretino..

"Le idee sono importanti, non le persone". E' uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle. Ed è anche vero, se si da a questo pensiero la giusta profondità e interpretazione. Innanzitutto cosa sono le idee? E chi le formula?
"Le idee, sono il risultato di una elaborazione collettiva", mi si può rispondere. 
Certo, uno dei processi con cui le idee si formano è il confronto tra più individui che contribuiscono alla loro formulazione e al loro miglioramento.
Ed è una sensazione anche gradevole, quando fai parte di un gruppo e si costruisce qualcosa insieme. Ma da qualcuno un'idea iniziale, una spinta primigenia deve pur sortire: migliorabile, modificabile, criticabile, ma deve esserci una persona che per prima si alza e "propone" qualcosa.
Anche assumendo uno sviluppo collettivo delle idee come metodo di lavoro, si deve quindi accettare l'assunto per cui una persona propone un "modello base" di una idea e un gruppo più o meno ampio di altre persone apporta il proprio contributo con critiche, modifiche, eccezioni, migliorie.
La diretta conseguenza è che se le idee sono importanti lo sono anche le persone, in quanto fonte delle stesse.
Le persone, le loro singolarità, le loro individualità, sono alla base del progresso umano. 
Che ci piaccia o meno noi esistiamo e progrediamo in un sistema evolutivo grazie alle eccezioni e non grazie alle regole.
Progrediamo perché un Einstein ha pensato che E=mc2 e non perché una inquisizione di uomini ormai dimenticati ha cercato di fermare un Galileo Galilei.

Le eccezioni, le singolarità, si passano nel tempo il testimone delle buone idee in una sorta di staffetta: una corsa in lotta contro la maggioranza numerica della mediocrità, dove ogni tanto qualche buon comunicatore (anch'egli una eccezione rispetto alla media) riesce a dar loro fiato, facendo comprendere a quanti più possibile l'importanza di questa o quella intuizione.
Le rivoluzioni culturali nascono così: quando non sono più in pochi a comprendere e fare proprie delle idee valide. Quando queste idee circolano e si modificano, quando in molti iniziano a contribuire al loro miglioramento, allora una società avanza cresce e il progresso si fa cultura.
Altro succede quando a prevalere non è l'intelligenza collettiva, quando una buona idea affoga in un mare di mediocrità, quando non ci sono persone valide e determinate a sostenerla.
Allora non si può parlare di intelligenza collettiva, al più di deficienza globale.
 Nel filmato sopra vi è un buon esempio di quel che accade quando una idea brillante viene data in mano a dei cretini. 
Vediamo di non dimenticare mai che le idee, anche le migliori, se non poggiano su gambe solide vanno poco lontano.

Ci vediamo a Roma.
Fabio Vistori - Cittadino in MoVimento

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