venerdì 12 giugno 2015

Avete mai visto un ufficio così?



L'idea è dello studio d’architettura Selgas-Cano che ha progettato e realizzato il proprio quartier generale alle porte di Madrid, immerso nella natura.
Gli architetti spagnoli Jose Selgas e Lucia Cano hanno disegnato l’ufficio per il loro studio come un lungo tunnel coperto da una finestra trasparente in plastica acrilica che non supera i 20 millimetri di spessore.
L’ufficio nel bosco è dotato di un tetto trasparente che allo stesso tempo è in grado di proteggere la zona delle scrivanie dal sole diretto. La curvatura del tetto è prodotta per i tetti di alcuni treni in Germania.
Grazie ad un sistema di carrucole e contrappeso, una lastra realizzata in vetroresina può essere aperta completamente per permettere la circolazione dell’aria e mantenere fresca la temperatura interna.
Senza nulla togliere alla vista, l'ombra è garantita da una parete opaca, spessa undici centimetri, realizzata con strati di poliestere e fibra di vetro.
I lavoratori possono ammirare il paesaggio, sentirsi immersi nella flora e fauna del posto, ma soprattutto hanno la possibilità di lavorare con
l’illuminazione naturale. L’ufficio è incassato di mezzo metro sotto il livello del terreno, cosa che permette un buon isolamento termico, quindi temperature fresche risparmiando sui condizionatori.
Vivendo in un Parco Naturale sono molto sensibile a tutto quel che rappresenta modi innovativi di integrare l'attività dell'uomo e la natura. Vedo i boschi intorno a casa mia abbandonati e sempre più sporchi per l'inciviltà dell'uomo e l'incuria dell'Ente Parco, ma anche e sopratutto per l'incapacità di avere una visione, un progetto che da una parte preservi la flora e salvaguardi la fauna esistente e che dall'altra renda questi luoghi bellissimi vivibili e frequentabili.
Non dico che sia possibile pensare nell'immediato riuscire a realizzare progettualità del genere anche da noi o a unità abitative come quella della foto seguente (che è un altro progetto innovativo slegato dallo studio di architettura madrileno), ma il mio sogno è arrivare un giorno a vedere realizzarsi un connubio tra attività umane e ecosistemi e sognare per fortuna non costa ancora nulla.



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