domenica 12 luglio 2015

Qualcun dorme


Qualcun dorme, ma non io, che a Parma anche con 35 gradi si respira aria fresca.
Qualcun dorme, ma non io, che è corteo di sandali, voci limpide e striscioni.
Qualcun dorme, ma non io, che lo slogan è vecchio, ma non rompeteci i polmoni.
Qualcun dorme, ma non io, che i selfie li lasciamo agli altri, qui si fa sul serio

Qualcun dorme, ma non noi, che l'inceneritore è affamato e fa paura
Qualcun dorme, ma non noi, che quando una battaglia è giusta non conta la bandiera
Qualcun dorme, ma non noi, che non vi lasceremo soli e l'abbraccio sarà sincero
Qualcun dorme, ma non noi, che qui si cambia l'Italia, un pezzo alla volta, per davvero

Qualcun dorme e non ricorda quando in strada c'era anche lui a manifestare
Qualcun dorme e ha dimenticato che è anche col megafono che si cambiano le storie
Qualcun dorme e sta comodo, che sia in regione o a Roma, belli il divano e la poltrona
Qualcun dorme e resta silenzioso, non si sa mai si possa disturbare

o irritare


dedicato a chi non c'era e doveva esserci,
a chi ha taciuto e doveva parlare,
a chi partecipa ma non troppo,
a chi appare sempre quando torna buono e condivide anche il nulla,
ma solo se fa comodo e non costa troppa fatica





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